venerdì 11 maggio 2012

Nei tempi..
Organizzare, significa dare una struttura ordinata a qualcosa, mettendo i vari elementi che la compongono in connessione tra loro, così che possano operare insieme per un fine determinato.
Secondo il filosofo Hobbes, lo stato di natura è la condizione in cui gli uomini vivono prima di vincolarsi con un qualsiasi patto di associazione e sottomissione e ove, in assenza di leggi scritte e di istituzioni giuridico-politiche, vige soltanto il diritto di tutti a tutto.
A causa  della naturale tendenza dell'uomo a entrare in competizione con gli altri, questo stato di libertà assoluta diventa anarchia.
Si impone così la necessità di istituire un nuovo tipo di convivenza: la società civile, che prima di tutto è una società organizzata.


D'altra parte Farrington nel 1950 scriveva:“Gli uomini hanno il sacro dovere di organizzarsi per migliorare e per trasformare le loro condizioni di vita.” 

Ecco come il concetto di società organizzata si è evoluto nel tempo...

...nella Preistoria

L'Homo di Neanderthal fu la prima specie umana ad essersi adattata al freddo e alla vita in Europa. L'esistenza che condussero fu tra le più dure che l'uomo abbia mai dovuto sopportare, ma questi gruppi si dimostrarono ben organizzati per la sopravvivenza.
Le dimensioni delle caverne neanderthaliane e i resti che vi sono stati scoperti indicano che quegli uomini vivevano in gruppi molto piccoli, probabilmente di tipo patriarcale, organizzati intorno a padri, fratelli e figli maschi. Le donne non rimanevano per tutta la vita nel gruppo dove erano nate, ma passavano da un clan all'altro.


...le prime classi sociali
Il mercato degli schiavi di Gustave Boulanger
Con l'ampliamento dei gruppi nacque la necessità di organizzare la società; lo si fece suddividendo la popolazione in classi sociali, ossia in gruppi economicamente e socialmente omogenei.
Nell'antica Grecia, si annoveravano tre classi stabilite in base al censo.
Nella Roma antica i Patrizi erano il ceto dominante, possedevano tutti i diritti ed esercitavano il loro potere grazie alla loro ricchezza; i Plebei che rappresentavano la maggioranza della popolazione, godevano di un minor numero di diritti; infine gli schiavi non possedevano neanche il diritto alla vita.


...il feudalesimo
La gerarchia feudale

Tra il IX e X secolo nell'Europa post-carolingia, in crisi a causa della mancanza di un potere centrale, nacque il fenomeno dell'incastellamento, con la costruzione di insediamenti fortificati da cinte murarie, dove era presente la dimora del signore locale, i magazzini delle derrate alimentari, degli strumenti e delle armi e attorno,le varie abitazioni e unità produttive.
Esisteva una rigida organizzazione gerarchico-piramidale della società in cui i vertici godevano della assoluta sudditanza dei sottoposti:

Sovrano: re o carica ecclesiastica
Vassalli: nobili di medio rango
Valvassori:nobili di basso rango
Contadini liberi
Schiavi


..la nascita della borghesia 
La libertà guida il popolo di Eugène Delacroix
Nella Francia del XVIII secolo il potere era riposto nella monarchia assoluta di diritto divino; la società era organizzata in tre classi sociali: nobiltà,clero e terzo stato.
Le carestie e la forte inflazione di quel periodo contribuirono allo scoppio della Rivoluzione francese, che segnò la fine dell'assolutismo e diede inizio ad una nuova organizzazione politica in cui la borghesia divenne la classe dominante.

...la rivoluzione industriale

La Rivoluzione industriale modificò profondamente l'organizzazione della società e i rapporti tra le classi sociali. L'aristocrazia perse il suo primato a favore della borghesia e parallelamente si formò la classe operaia.


...oggi
La società moderna, nata dalla rivoluzione francese, è caratterizzata dall'uguaglianza di diritto di tutti i suoi membri. Tuttavia esistono ancora oggi le classi sociali, che sono raggruppamenti di fatto e non di diritto. Esse infatti mantengono oggi una grande importanza ed esistono in relazione alla distribuzione dei redditi .

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